Neuf Voix – Secessioni – LP
CAT: | CNV 001 |
Note: | N/A |
20,00€
L’opera è un intenso viaggio in un mondo sonoro, in cui la storia dei suoni di ogni natura (umani, acustici e sintetici) viene completamente reinventata, modificando la loro evoluzione e il loro comportamento, sotto molteplici punti di vista.
La complessità di questo lavoro deriva da una sperimentazione armonica attraverso un sistema sinusoidale di organizzazione. Vengono utilizzate differenti tecniche di composizione, con una scrittura progressiva alternata di armonie e disarmonie, che si presentano sinusoidalmente in tutta la riproduzione. Dodecafonia, microtonalità, pantonalità e tonalità sono racchiuse nello stesso contesto, formando una verità timbrica che, pur restando per lo più nel sistema tonale, spinge l’ascoltatore ad esplorare molteplici spazi armonici e singolarità timbriche.
Inoltre, è presente un’inversione dei compiti che solitamente, nella storia della musica, vengono attribuiti alle diverse tipologie di strumenti. In questo caso, la sperimentazione principale viene svolta dai suoni degli strumenti classici; mentre quelli elettronici, di norma utilizzati per la sperimentazione, vengono costantemente assegnati alla parte fondamentale della composizione.
ATTO I:
Il primo atto racconta di un’immaginaria genesi sonora.
Partendo da un paesaggio asettico, inesplorato, si assiste alla formazione di una materia sonora costituita da acerbi strumenti musicali disorientati. Questi si relazionano in maniera sconclusionata ed atonale, formando un crescente stato di caos, fino al raggiungimento di un’esplosione, che causa la nascita di una prima, goffa, e leggermente stonata armonia di strumenti elettronici.
ATTO II:
Nel secondo atto troviamo delle primordiali forme di musicalità che si incontrano su questo “nuovo mondo”. Alcuni strumenti si mostrano più formati e melodici (come la voce o i fiati), altri invece, più impacciati o deboli, rappresentando forme di vita in differenti stati di evoluzione.
Ognuno di essi, come in qualsiasi epoca storica, lotta per prevalere sull’altro, con uno proprio sviluppo singolare.
L’atto si conclude con il raggiungimento di un’armoniosa convivenza tra pianoforte e polysynth a 4 voci, che farà da preludio all’atto principale.
ATTO III
Il terzo atto, il più lungo e rappresentativo dell’opera, è un ansioso e progressivo gioco, ai limiti dell’armonia, tra strumenti classici e sintetici. Le sequenze elettroniche sono costantemente orbitate da fantasie di strumenti acustici, impegnati in litigi e/o collaborazioni in continua evoluzione. Questo gioco di sentieri sinusoidali tra le parti si dilata orizzontalmente nel tempo, aumentando progressivamente la sua durata e sfiorando ripetutamente i limiti armonici della composizione stessa. Eclettiche voci di soprano e bizzarre percussioni in stile vagamente krautrock, arricchiscono l’atto per un’esperienza sonora estremamente originale ed immersiva.